Penitenza e conversione

Facebooktwitterpinterestmail

CA’ TIEPOLO. Il vescovo Adriano ha incontrato la vicarìa

Penitenza e conversione

Al patronato di Ca’ Tiepolo per l’intera vicarìa mons. Adriano Tessarollo ha tenuto una vera e propria lezione sul periodo liturgico che si apre: “Vivere la quaresima nell’anno della fede”. Introdotto da don Fabrizio, che ha definito l’incontro un dialogo con i fedeli, il vescovo Adriano ha subito citato il Papa che ha indetto per il 2013 l’anno della Fede come un rapporto personale con il Signore, come un’azione di verità e conoscenza della fede che si forma con i sacramenti che caratterizzano la Chiesa cattolica, dal battesimo al matrimonio. E la fede diventa il minimo comune denominatore: la relazione con il Signore, il pregare in casa, il ritenere la fede come un dono per noi. Richiamandosi al Concilio Vaticano II, il Vescovo ha definito la Quaresima un “tempo di penitenza e di conversione”, ma anche tempo in cui veniamo richiamati alla memoria del nostro Battesimo, o alla

preparazione ad esso per chi non è battezzato. Per mezzo del battesimo, siamo stati inseriti, innestati, incorporati vitalmente in Cristo e nella Chiesa. Mons. Adriano ha ricordato come la Chiesa è popolo di Dio, è una relazione con Dio e con gli uomini. Siamo famiglia e l’incontro domenicale diventa incontro di vera comunità che rende meno pesanti le varie situazioni da affrontare. Ma qual è lo stile della vita cristiana? Preghiera, digiuno, elemosina, vicinanza, testimonianza della carità per andare verso quel Dio che ci è venuto incontro.

E poi un augurio a tutti, presbiteri e fedeli, per un autentico itinerario battesimale personale verso la Pasqua. E la figura del Papa è emersa più volte nell’intervento del vescovo soprattutto nel messaggio per la Quaresima: “Una fede senza opere è come un albero senza frutti. La Quaresima ci invita proprio, con le tradizionali indicazioni per la vita cristiana, ad alimentare la fede attraverso un ascolto più attento e prolungato della parola di Dio e la partecipazione ai Sacramenti e, nello stesso tempo, a crescere nella carità, nell’amore verso Dio e verso il prossimo, anche attraverso le indicazioni concrete del digiuno, della penitenza e dell’elemosina”.

L’incontro per tutto il territorio di Porto Tolle ha visto la presenza dei parroci delle unità pastorali, delle suore, dei catechisti e di tanti fedeli che non hanno voluto perdere questa “lezione” del vescovo soprattutto in questo momento così impegnativo per la chiesa cattolica, per i valori della famiglia, per la fede.   (L. Zanetti)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 7 del 17 febbraio 2013