Presto due nuovi diaconi

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Presto due nuovi diaconi

Yacopo Tugnolo il 10 marzo a Cavarzere e Simone Doria il 21 aprile a Loreo.

Apprezzamento da Roma per l’impegno della diocesi a tenere aperto il Seminario

La Chiesa diocesana fra qualche mese si arricchirà di due nuovi diaconi, alunni del nostro Seminario: Yacopo Tugnolo (secondo da sinistra, in basso, nella foto) della Comunità parrocchiale San Giacomo Apostolo in Boccasette e Simone Pietro Doria (primo nella foto) della Comunità parrocchiale San Michele Arcangelo di Brondolo. Riceveranno l’ordinazione diaconale per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del vescovo Adriano rispettivamente il 10 marzo, IV domenica di Quaresima (domenica Laetare) e il 21 aprile (IV domenica di Pasqua, domenica di preghiera per le Vocazioni). L’annuncio è stato dato ai due giovani dallo stesso vescovo Adriano al termine dell’Eucaristia concelebrata con gli

educatori, in Seminario. L’ordinazione diaconale avverrà nelle Comunità parrocchiali dove già essi svolgono il loro servizio pastorale: per Yacopo nel Duomo di Cavarzere e per Simone nel Duomo di Loreo. Gli educatori e gli altri loro amici di Seminario condividono la gioia di Yacopo e Simone che stanno ormai per coronare il sogno coltivato per tanti anni della loro vita, condito da momenti belli ma anche da qualche difficoltà, un cammino sostenuto dall’affetto e soprattutto dalla preghiera dei genitori, familiari e di tanti amici.

È tutta la diocesi che accoglie con comprensibile gioia questa notizia: due giovani delle nostre Comunità parrocchiali presto saranno a servizio pieno della Chiesa locale ed entreranno con il Sacramento dell’Ordine come diaconi nel nostro presbiterio. Saranno chiamati ad essere presenza viva del Signore nella sollecitudine e nella carità verso i fratelli; saranno chiamati ad essere nella Chiesa il segno di Cristo servo, che “non è venuto per essere servito, ma per servire” e saranno coloro che sono più vicini alla gente, soprattutto a quelli che sono nel bisogno.

La prossima ordinazione diaconale non può non indurmi ad una riflessione più ampia. Anche nella nostra diocesi il numero dei sacerdoti comincia ad essere insufficiente. Il Seminario consegnerà fra qualche mese questi due giovani al servizio della Chiesa locale e vedrà, così, dimezzato il numero dei suoi componenti. È, pertanto, necessario e quanto mai urgente un imponente annuncio vocazionale che parte dalla testimonianza dei presbiteri e dei consacrati, da una preghiera incessante della comunità cristiana, da una mediazione educativa, per quanto riguarda la proposta vocazionale, concreta e decisa da parte dei genitori, dei presbiteri e degli altri educatori alla fede, catechisti e animatori e, per noi preti, la valorizzazione della confessione e della direzione spirituale a servizio dell’accompagnamento e del discernimento vocazionale.

Il 5 e 6 novembre abbiamo accolto in Seminario mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Foligno, Delegato dalla Congregazione per i Seminari, per la visita apostolica, che normalmente avviene ogni cinque anni.

Mi piace riportare quanto la Congregazione per l’educazione cattolica dei Seminari, dopo la Relazione sui vari aspetti formativi fornita dal vescovo delegato, ha scritto al nostro vescovo Adriano: “Abbiamo preso atto della particolare situazione del Seminario che riflette la profonda crisi vocazionale che sta attraversando anche codesta diocesi, la quale non intende rinunciare a mantenere aperto il “presidio vocazionale” del Seminario. Nel colloquio con Vostra Eccellenza, il Delegato ha constatato la determinazione con la quale la diocesi di Chioggia “non risparmia energie pur di non rinunciare al suo seminario”. Inoltre il visitatore non ha mancato di sottolineare l’intendimento di Vostra Eccellenza di assicurare in seminario la presenza dei formatori, benché siano impegnati su diversi fronti. Tale fatto positivo non può che risultare come “pungolo” per la pastorale vocazionale”.

Anch’io, che solo da qualche mese ho assunto la responsabilità del servizio educativo in seminario, voglio ringraziare il Signore per questo grande dono e augurare cordialmente a Yacopo e Simone che l’essere “diaconi” si possa concretizzare in una vita di servizio ai fratelli che il Signore vorrà loro affidare e possa essere motivo per sperimentare la bellezza dell’essere annunciatori del Vangelo dell’Amore e “pungolo” nel suscitare, in particolare negli adolescenti e nei giovani, la gioia della risposta alla chiamata al sacerdozio o alla vita consacrata, nella consapevolezza che la capacità di coltivare le vocazioni è segno caratteristico della vitalità di una Chiesa locale.               (don Danilo Marin, Rettore del Seminario diocesano)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 47 del 16 dicembre 2012