L’ingresso di don Fabrizio

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Unità pastorale di Ca’ Tiepolo, Donzella, Ivica, Oca, Gorino S.

L’ingresso di don Fabrizio

Con don Fabrizio, il territorio di Porto Tolle e una parte di Taglio di Po (Zona Marina), la nuova unità pastorale ha trovato la sua quadra. C’era molta attesa a Ca’ Tiepolo per l’entrata del nuovo parroco don Fabrizio Fornaro, nella più grande Unità pastorale del Delta che abbraccia Ca’ Tiepolo, Donzella, Ivica-Santa Giulia (Porto Tolle), Oca Marina, Gorino Sullam (Taglio di Po). La chiesa del Sacro Cuore di Gesù del capoluogo portotollese era colma di fedeli e tante autorità civili e militari tra cui il sindaco di Taglio di Po Francesco Siviero e Raffaele Crepaldi assessore in rappresentanza del sindaco Finotti costretto a casa per infortunio, le forze dell’ordine con la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia locale, la Protezione civile, gli Scout, rappresentanti di associazioni, delle parrocchie, hanno dato

tanto calore e lustro alla cerimonia. In coro con il vescovo alcuni sacerdoti, con a fianco di don Fabrizio i due nuovi vicari parrocchiali, don Alberto Ferro e don Angelo Lazzarin e i chierichetti. Il vescovo ha presentato quindi il nuovo parroco con la tradizionale formula: “Essendo necessario provvedere i pastori di queste comunità in seguito al trasferimento di don Virgilio Poletto e di don Giovanni Natoli ad altre parrocchie, io Adriano Tessarollo Vescovo della diocesi di Chioggia, ho ritenuto di affidare l’incarico di parroco di tutte queste parrocchie dell’Unità pastorale al qui presente don Fabrizio Fornaro, finora parroco della parrocchia di San Mauro in Cavarzere, coadiuvato dai sacerdoti don Alberto Ferro e don Angelo Lazzarin “. Mons. Tessarollo ha quindi disegnato la figura e le funzioni del parroco che ha il compito di accompagnare la comunità cristiana lungo il cammino della vita con rapporti di correttezza e amore.   Ha messo poi in evidenza la particolare configurazione geografica dell’Unità pastorale, tra le più grandi della Diocesi, che spazia nei Comuni di Porto Tolle e Taglio di Po. Ha invitato a vivere insieme con fede e sacrificio la vita quotidiana assumendo quel ruolo fraterno in collaborazione con i laici, vicino agli ammalati. Quindi l’abbraccio tra il vescovo e i sacerdoti. Appropriato il canto del coro parrocchiale, diretto da Daniela Corradin, “Io son la vite, voi siete i tralci”. Don Fabrizio nel rivolgere il saluto ai convenuti in chiesa ha ricordato il suo ritorno dopo 23 anni a Porto Tolle. Gente semplice, laboriosa e piena di vitalità: “Siamo qui per vivere con voi e a vostra disposizione. Saluto le autorità, le forze dell’ordine, i sacerdoti con un pensiero grato a don Virgilio e a don Giovanni. Ci impegneremo con le singole comunità a lavorare per il bene di tutti. Avremo bisogno di un po’ di tempo per organizzarci per condividere con tutti i vari aspetti della vita quotidiana e di fede. Ci affidiamo – ha continuato don Fabrizio – ai santi patroni delle varie parrocchie e voglio ringraziare la città di Cavarzere che mi ha accolto per 13 anni”. Ha preso quindi la parola il rappresentante dei consigli pastorali Giovanni Festino: “Con animo schietto e sincero accogliamo don Fabrizio, don Alberto e don Angelo. Collaboreremo con loro affinché la permanenza sia di loro agio. Anche i gruppi sono a disposizione per il lavoro e per le iniziative che si andranno a fare. Preghiamo il Signore per tutti e con sincero affetto diamo a don Fabrizio tutta la nostra disponibilità”. Finita la messa il neo parroco è sceso in mezzo alla folla che gli ha tributato un forte applauso ed ha salutato uno ad uno i presenti. Un buffet presso il patronato parrocchiale ha concluso la bella giornata. Anche da parte nostra i migliori auguri di buon lavoro a don Fabrizio, don Alberto e don Angelo. (Luigino Zanetti)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 38 del 14 ottobre 2012