“Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20)

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Giubileo di ordinazione presbiterale di don Mario Trivellato, celebrato con i confratelli nel Seminario diocesano

“Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20)

Il 23 settembre scorso alle 10.30, in una cappella interna del Seminario, don Mario Trivellato, nato a San Pietro Viminario (PD) il 25 aprile 1936, ha celebrato una S. Messa per i suoi 50 anni di Sacerdozio, per ringraziare il Signore per la Sua fedeltà e il Suo amore in ogni giorno della sua vita. In comunione spirituale con mons. Giuliano Marangon e don Mario Pinton, anche loro giunti al loro Giubileo di Ordinazione Presbiterale, don Mario ha concelebrato un’Eucaristia intima e solenne con i confratelli mons. Antonio Zennaro, mons. Pietro Schiappadori e mons. Sergio Cuccato; hanno partecipato alla Liturgia, animandola con canti e preghiere, le solerti collaboratrici del Seminario. All’omelia don Mario ha evidenziato, tra l’altro: “La storia della mia vocazione sacerdotale la conosce soprattutto Dio, che mi ha chiamato al Sacerdozio. Ogni vocazione sacerdotale è un grande mistero, è un dono che supera infinitamente l’uomo. Ogni

sacerdote lo sperimenta chiaramente in tutta la sua vita. La vocazione è il mistero dell’elezione divina: “Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi…(Gv.15,16)”; ”Nessuno può attribuirsi questo onore se non chi è chiamato da Dio (Eb. 5,4)”; “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo; prima che tu uscissi alla luce già ti avevo consacrato (Ger.1,5)”. (…) Queste parole non possono non scuotere, con un profondo tremore, ogni anima sacerdotale; infatti non vivo -don mario 2012-10-02 11.12.54dobbiamo celebrare con grande umiltà le diverse circostanze, per esempio come oggi, in cui ricordo il mio 50° di sacerdozio, consapevoli che Dio “ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il Suo proposito e la Sua grazia. (2Tim.1,9)…”.”

E con la grazia di Dio, di opere don Mario ne ha compiute veramente tante durante questi cinquant’anni! Ordinato Sacerdote a Conselve (PD) il 23 settembre il 1962 dal Vescovo mons. G.B. Piasentini (nella foto), fu subito destinato nella nostra Cattedrale di Santa Maria Assunta come cooperatore per nove anni. Fu trasferito poi nella parrocchia di Foresto, con l’incarico d’insegnante di Religione a Cona e a Pegolotte per dodici anni. Volto di Rosolina e Rosolina Mare lo ebbero poi come parroco per ben sedici anni; infine ha guidato e servito la parrocchia di San Giuseppe di Cavarzere, sua ultima sede per sopraggiunti motivi di salute. Dovunque però don Mario ha lasciato un seme che è fiorito nel tempo, un segno che è rimasto indelebile nei cuori di quanti lo hanno incontrato. Nell’omelia continuava don Mario: ”Il sacerdote quando celebra agisce in Persona Christi … è Lui che ci fa riascoltare la sua Parola e ci dona la sua grazia per renderla efficace nella nostra vita.”. Parole rese vere dalla testimonianza di alcune parrocchiane catechiste che, ricordando le sue opere e le sue parole, nel pomeriggio, lo hanno allietato con la loro visita e con un significativo dono, espressione della loro gratitudine e del loro affetto. La celebrazione Eucaristica si è conclusa con la lettura della Benedizione Apostolica nella quale Sua Santità non vivo - don mario 2012-10-02 11.08.53Benedetto XVI “esprime fervidi auguri e invoca su don Mario ulteriori favori celesti per una crescente fedeltà a Cristo, sommo ed eterno Sacerdote e per il generoso servizio ecclesiale.”. Don Mario ha voluto condividere con i presenti la lettera inviatagli dal vescovo mons. Adriano Tessarollo che scrive in alcuni toccanti passi: “Sono diverse le situazioni nelle quali siamo chiamati ‘a dare testimonianza al Vangelo della Grazia di Dio’. C’è il tempo della prestanza fisica che si manifesta nell’impegno pastorale e c’è il tempo anche della fragilità fisica, che ci fa sperimentare la malattia. Ma ognuna di queste situazioni è tempo di testimonianza della nostra fede, della nostra speranza e della nostra carità. “Da dove mi verrà l’aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore… non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode.” (Sal 121,1-3 )… “So, infatti, in chi ho riposto la mia fede” (2Tm 1,12). Grazie, don Mario, a nome della Chiesa di Chioggia per i lunghi anni di servizio e per la testimonianza che ancora ti è chiesto di dare (…) Invoco con te e su di te e su quanti si uniscono a te in questo giorno, per l’intercessione della Beata Vergine Maria e di San Giuseppe, la Benedizione del Signore.”.

Calorose dimostrazioni di affetto sono giunte anche dalla Chiesa di Conselve, sede della sua ordinazione presbiterale, con una Concelebrazione eucaristica partecipata da venticinque sacerdoti e numerosi fedeli. Scrive Padre Marino Scarparo: “Uniti a te, caro don Mario, anche se solo spiritualmente, a causa della tua assenza per motivi di salute, abbiamo voluto rendere grazie al Signore per questi tuoi 50 anni di presbiterato, in ricordo del tuo primo sacrificio Eucaristico di Lode.”

Terminata la S. Messa c’è stata la consegna a don Mario dei doni; poi si è pranzato in letizia e semplicità come una bella famiglia: i dolci e un delizioso e genuino moscato hanno concluso il lieto convivio.

Caro don Mario, oggi più che mai, nel giorno del tuo Giubileo Sacerdotale, accompagnato da Maria SS., Madre dei Sacerdoti, puoi veramente proclamare con coraggio e verità: “Non vivo più io, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20). Grazie, don Mario, per la tua vita donata all’umanità, offerta per tutti noi a gloria di Dio Padre in Cristo Gesù: “Tu sei Sacerdote per sempre”. (Maria Luisa Fidone)

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da NUOVA SCINTILLA 37 del 7 ottobre 2012