Con Maria, alla sequela di Gesù

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Basilica di San Giacomo. 153° Anniversario dell’incoronazione dell’immagine della Beata Vergine della Navicella

Con Maria, alla sequela di Gesù

C’è stata una grande partecipazione, superiore alle previsioni, alla messa solenne presieduta dal vescovo Adriano e concelebrata da una ventina di sacerdoti martedì 25 settembre alle 18 nella basilica minore di S. Giacomo per il 153° anniversario dell’incoronazione dell’immagine della Beata Vergine della Navicella. Presenti molti sacerdoti della città, insieme ad altri di varia provenienza, l’assemblea era costituita dai fedeli dell’Unità pastorale e di altre parrocchie cittadine, a dimostrazione della grande devozione che continua verso la Madonna della Navicella. Il vescovo, all’omelia, ha ripercorso la storia della presenza di Maria nella vita di Gesù – sottolineando come ella sia sempre stata accanto a lui, partecipe umile e obbediente alla sua opera redentrice – e quella della devozione verso di lei sviluppatasi nei secoli – rilevando come il popolo

cristiano si sia sempre rivolto alla Madre di Gesù come alla propria madre, riconoscendo in lei il modello più alto di discepolato, da invocare e da imitare. Il vescovo Adriano ha però invitato ad evitare forme esagerate o improprie di devozione mariana ed ha voluto anche mettere in guardia rispetto a quegli episodi di apparizioni in cui si pretenderebbe che la locuzione mariana si ripetesse sempre in determinati giorni e ore. Occorre non dimenticare mai che il centro della nostra fede rimane sempre il Cristo e Maria diventa per noi esempio di sequela umile e obbediente alla Parola di Dio, esempio di fortezza nella prova, sostegno materno nella vita quotidiana, segno di speranza per la partecipazione alla gloria eterna con il Signore. Nel corso della celebrazione, all’offertorio, si è avuto anche il gesto significativo di una signora di S. Andrea che ha donato i suoi gioielli all’immagine della Madonna della Navicella come segno di speciale devozione, sulla scia di quanti offrirono 153 anni fa i loro preziosi per confezionare la corona di cui è stata fregiata l’antica immagine che ricorda l’apparizione.

Dopo la messa i sacerdoti si sono ritrovati insieme al vescovo in Centro parrocchiale per la cena fraterna, preparata con grande cura e generosità dal gruppo del Centro, secondo una bella tradizione che risale ancora ai tempi di don Ugo Bordin. (v. t.)

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(Foto Donaggio)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 37 del 7 ottobre 2012