L’annuncio della Parola

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Unità pastorale di Fasana, Bottibarbarighe e Ca’ Emo. Il sigillo di don Lorenzo Carnovik a conclusione del suo ministero sacerdotale

L’annuncio della Parola

Come aveva annunciato, don Lorenzo Carnovik si è congedato dai suoi parrocchiani in silenzio, senza cerimonie né manifestazioni ufficiali di commiato, in linea con lo spirito di umiltà tanto caro a San Francesco.

Così domenica 9 settembre, l’unità pastorale dei fedeli di Fasana-Bottibarbarighe e Ca’ Emo ha salutato il suo parroco che li ha guidati rispettivamente per 16 e quasi 4 anni. Nessun accenno all’inizio né durante la S. Messa, ma soltanto un semplice annuncio alla fine della celebrazione quando, come prevedibile, la commozione si è fatta sentire.

 

Poiché don Lorenzo aveva espresso il desiderio che non gli fossero fatti regali, in linea con lo spirito di umiltàL'annuncio della parola - Fasana - IMG_2863 più volte richiamato, la comunità di Fasana, d’accordo con il parroco stesso, ha pensato di lasciare un ricordo all’interno della chiesa parrocchiale intitolata alla B.V. Maria delle Grazie, a memoria futura della sua permanenza, donando un leggio in marmo recante il simbolo di S. Francesco – Tau e la scritta “Laudato si’, mì Signore”- e l’incisione sul piano di appoggio “Ricordo dei 16 anni di ministero sacerdotale di don Lorenzo Carnovik”.

Il parroco, che ha molto apprezzato questo dono, ha voluto sottolinearne il significato richiamando l’importanza della “Parola” come annuncio e accoglienza del messaggio evangelico, compito primario di ogni pastore.

Questo evento è stato in perfetta sintonia con la liturgia del giorno che proponeva il miracolo di Gesù che guarisce un sordomuto, donandogli la capacità della parola e dell’ascolto.

Anche una delle intenzioni particolari aggiunte in coda alla preghiera dei fedeli – che recitava “Per i 16 anni di ministero sacerdotale durante i quali don Lorenzo è stato guida e pastore di queste nostre comunità, perché il seme della parola da lui annunciata, vissuta e testimoniata, porti abbondanti frutti nelle nostre famiglie, e rinnovi in noi la volontà di seguire Cristo unico maestro” – ha legato insieme i vari momenti della celebrazione.

Alla fine della messa don Lorenzo si è intrattenuto con i fedeli, che lo hanno salutato, prima di partire per un breve periodo di riposo.   (g. m.)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 34 del 16 settembre 2012