Festa dell’emigrante

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A Ca’ Cornera di Porto Viro con il vescovo Adriano

Festa dell’emigrante

È ben riuscita la Festa dell’Emigrante a Ca’ Cornera di Porto Viro, nella suggestiva località teatro di festa e di cultura (gestita da Venerino Bardella con la moglie Mendina). Il battesimo alla nuova iniziativa l’hanno dato non solo la presenza significativa di alcuni rappresentanti del mondo migratorio polesano, ma anche il vescovo di Chioggia Adriano Tessarolllo e il sindaco di Porto Viro Geremia Gennari. Grazie anche alla collaborazione della Confraternita del “Bavarolo” di Giancarlo Checchinato e alla collaborazione di don Valentino Tonin che degli emigrati è il deus ex machina, Ca’ Cornera ha dato il via per la continuazione dell’evento, uno dei tanti per la verità che vogliono riconoscere quanti dal Polesine sono emigrati in altre regioni italiane o nel mondo. E infatti dal Messico è giunta una signora che ha voluto rendere omaggio alla Madonna de

San Juan de los lagos che attrae nel Messico oltre 6 milioni di pellegrini. La statuetta è stata benedetta dal vescovo e deposta nel capitello del centro culturale di Ca’ Cornera tra gli applausi dei numerosi presenti (nella foto). Poi la messa concelebrata dal vescovo con don Zanetti IMG_4284Valentino e don Oscar con il coro di Ca’ Venier che ha accompagnato la funzione religiosa. Dal canto suo il vescovo ha ricordato i grandi valori dei nostri emigrati in Italia e nel mondo alla ricerca di nuovi orizzonti per il lavoro. Tanti uomini e famiglie hanno vissuto e patito abbandonando l’Italia per riversarsi dappertutto. A sua volta Gennari ha ricordato quanti hanno portato sviluppo nelle terre di emigrazione. Porto Viro, ha ricordato il Sindaco, è molto vicino a queste persone arrivando a costruire la “Casa del Polesano nel mondo” per l’incontro di parenti e amici con feste e manifestazioni. La festa semplice di Ca’ Cornera ha voluto avere questa impronta. Durante la cena a base di pesce del Delta, sono stati consegnati i riconoscimenti a due persone emigrate in Piemonte, Alba Pregnolato e Sergio Moretto, che grazie alla loro caparbietà hanno portato all’attenzione in quelle terre il nostro Polesine. Insomma una manifestazione che mancava in questo lembo di terra deltizio: l’hanno capito i coniugi Bardella i quali hanno assicurato che l’iniziativa continuerà anche nei prossimi anni. (Luigino Zanetti)

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da NUOVA SCINTILLA 32 del 2 settembre 2012