Beata Vergine del Carmelo

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Beata Vergine del Carmelo

Lunedì 16 luglio la chiesa onora la Madre di Dio con lo speciale titolo di B.M.V. del monte Carmelo. Il 16 luglio del 1251 la Vergine, circondata da angeli e con il Bambino in braccio, apparve al beato Simone Stock, al quale diede lo “scapolare” col “privilegio sabatino”, che consiste nella promessa della salvezza dall’inferno per coloro che lo indossano e la liberazione dalle sofferenze del Purgatorio il sabato seguente alla loro morte. Nel XIII secolo – periodo d’oro delle fondazioni dei principali Ordini religiosi – il culto per la Vergine Maria ebbe dei validi devoti propagatori: i Francescani (1209), i Domenicani (1216), i Mercedari (1218), i Carmelitani (1226), i Servi di Maria (1233) e gli Agostiniani (1256), a cui nei secoli successivi si aggiunsero altri Ordini e Congregazioni, costituendo una lode perenne alla comune Madre. L’Ordine Carmelitano – con primo padre generale il già ricordato beato Simone Stock – partito dal Monte Carmelo in Palestina, dove è attualmente ubicato il grande monastero carmelitano “Stella Maris”, si propagò poi in tutta l’Europa. Nella chiesa cattedrale – dove si trova un’artistica seicentesca statua marmorea della Madonna del Carmine – tale festività veniva preparata da una novena, mentre in questi giorni gli iscritti alla omonima Confraternita rinnovavano le iscrizioni al sodalizio, con l’ingresso anche di nuovi confratelli, così come avviene tutt’oggi. Ricordiamo ancora che la sera della festa, dopo il canto dei vesperi e il panegirico, si snodava la processione lungo il Corso fino all’altezza della chiesa di san Giacomo, con il gruppo ligneo della Madonna del Carmelo, contornato dall’apparato ligneo dorato – ora presente al Museo diocesano – il tutto portato a spalla dai netturbini della città. Parimenti nell’isola di Pellestrina è molto sentita la devozione alla Madonna del Carmine cui fa riferimento pure il messaggio dell’Apparizione di Maria Ss.ma avvenuta davanti all’oratorio dei santi Vito e Modesto il 4 agosto 1716, quando la “Signora” ha chiesto la celebrazione di sante Messe in suffragio delle anime del Purgatorio, perché la flotta della Serenissima repubblica

risultasse vittoriosa contro i Turchi, come effettivamente poi avvenne. Sempre a Pellestrina anche il dipinto che troneggia nell’altare del santuario della Madonna dell’Apparizione e santi Vito e Modesto, raffigura la B.V. del Carmine (vedi foto). In diocesi, le chiese dedicate con questo titolo sono: B.V. del Carmine a Donzella e B.V.M. del Carmelo a Bonelli in Comune di Porto Tolle; a Ca’ Emo, invece, in Comune di Adria, con il titolo di B.M.V. del monte Carmelo. (Giorgio Aldrighetti)

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 28 del 15 luglio 2012