Gesù è anche lì

Facebooktwitterpinterestmail

Speciale INCONTRA VOCAZIONI

La testimonianza di sr. Antonella, consacrata tra le Serve di Maria Addolarata di Chioggia, attualmente in missione in Burundi

Gesù è anche lì

La vocazione missionaria è realizzare il mandato di Gesù che invita ad andare con fiducia, sulla strada del Vangelo fino agli estremi confini della terra, con la certezza nel cuore che Egli sarà sempre presente.

Questa convinzione profonda mi ha sostenuto in tutti questi anni nelle diverse esperienze missionarie in Messico, Papua Nuova Guinea e ora in Burundi. Il Signore è sempre stato al mio fianco e l’ho incontrato nei momenti belli che ornano la vita del missionario ma anche nelle fatiche, nelle difficoltà, nei momenti di scoraggiamento, che mi hanno fatto toccare con mano la verità che solo accogliendo il sacrificio per amore si può dare fecondità alla nostra testimonianza. Morire a se stessi è l’esercizio quotidiano per imparare ad amare con il cuore di Dio che da ricco si fece povero per arricchirci con la sua povertà.

 

La mia vita di ogni giorno è fatta di esperienze semplici, ma essenziali nelle quali posso cogliere tutta la bellezza di un Dio che si fa presente nei sorrisi dei bambini, nei loro sguardi limpidi, innocenti, seppure segnati dalla sofferenza e dalla povertà, nella gente lungo le strade, nella generosità del povero che condivide il poco che ha. Ma il volto sofferente di Gesù l’ho trovato anche nei carcerati di Gitega, tutti ammassati in uno spazio ristretto e in condizioni burundi_178disumane, nella donna rimasta sola e che a fatica riesce a sfamare i suoi figli, nei bambini lasciati a se stessi, nell’anziano ammalato che muore nella sua casetta senza alcuna assistenza. Se non ci fosse la forza che viene dal Vangelo quale speranza potremmo comunicare a questi fratelli? A volte ho sperimentato tutta la mia inadeguatezza per rispondere a tante necessità, ho avuto anche la tentazione di ribellarmi di fronte a tante ingiustizie, ma nella preghiera ho trovato la forza per stare di fronte a tanta sofferenza cercando di trasmettere gesti di amore che aiutino a sentire concretamente che Dio non abbandona nessuna delle sue creature.

Frequentando i poveri ho ricevuto moltissimo e mi sento debitrice verso tanti fratelli che ho incontrato in questi anni di missione perché mi hanno aiutata ad andare sempre oltre: aldilà della mia indifferenza per aprirmi a una relazione più vera con ogni fratello; aldilà del mio egoismo per scoprire la bellezza del dono condiviso; aldilà delle mie paure per vivere la libertà che ti fa stare bene ovunque senza limiti di cultura, razza, lingua, in una fraternità universale.

burundi_011Nella vocazione missionaria mi sento realizzata come donna e come consacrata e ringrazio il Signore che mi ha scelta, nonostante la mia piccolezza, per essere un segno del suo amore tra i fratelli. (Sr M. Antonella Zanini, Serva di Maria Addolorata di Chioggia, Missionaria in Burundi, Servanteschioggia@yahoo.it)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 16 del 22 aprile 2012