Via crucis vivente: “Laciatevi riconciliare con Dio”

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Villaregia

Via crucis vivente: “Laciatevi riconciliare con Dio”

Prepararsi alla Pasqua e amare i più poveri del mondo è lo spirito che ha animato le oltre 1500 persone accorse per partecipare alla Via Crucis Vivente, realizzatasi sabato 31 marzo presso la sede della casa madre della Comunità Missionaria di Villaregia (CMV). “Lasciatevi riconciliare con Dio” (2 Cor 5,20) è stato il titolo di questa 18ª edizione, organizzata dalla CMV e messa in scena da un centinaio di interpreti. Volontari e amici della missione, giovani e adulti dei GimVi (gruppi di impegno missionario di Villaregia), si sono preparati per mesi col desiderio di offrire ai convenuti l’esperienza di Dio che loro stessi hanno fatto. Un Dio Padre che attraverso il Figlio Gesù rivela al mondo il suo amore appassionato per tutti i suoi figli, come ha invitato a

riscoprire nella catechesi introduttiva, Maria Luigia Corona, fondatrice, assieme a padre Luigi Prandin, della CMV. Figli che a volte si allontanano dalla famiglia reclamando la propria autonomia, per poi sperimentare il vuoto di essere “senza padre”, e figli apparentemente vicini che, come servi, eseguono solo precetti, senza conoscere la gioia vera di appartenere al padre. Figli, entrambi, Via Crucis 3che non conoscono l’amore del Padre e che per questo, spesso, si disprezzano a vicenda. Figli che solo percorrendo la via che riconduce al Padre riconosceranno che questa è la stessa che permetterà loro di riscoprirsi fratelli. È seguita la sacra rappresentazione, accompagnata da un clima di profondo silenzio da parte dei partecipanti. A partire dall’attualizzazione della Via Crucis 1parabola del figlio prodigo i presenti sono stati condotti a riflettere e a rivivere il dramma che oggi affligge molte famiglie: incomprensioni tra genitori e figli, rivalità e distanze tra fratelli, difficoltà a dialogare e a comunicare. Oggi come ieri, la via per affrontare situazioni, a volte anche estreme, di sofferenza è quella indicataci da Gesù: l’Amore misericordioso del Padre, che va in cerca della pecorella smarrita e fa festa per ogni figlio lontano che finalmente torna a casa. Un amore che Egli stesso è venuto a rivelarci con la sua vita data sino alla fine, e che lo ha portato a morire in croce, perché ogni uomo si lasci riconciliare con Dio e ritrovi la sua dignità di figlio amato. Alle scene sul dramma della famiglia si sono intrecciati, come un tutt’uno, gli episodi della via dolorosa di Gesù: faro di speranza che illumina le tenebre di ogni uomo, di tutti i tempi e di ogni luogo. Superando i confini della propria famiglia e del proprio paese, lo sguardo dei partecipanti si è potuto estendere sino a scorgere il dramma dei più poveri del mondo. In modo particolare dei numerosi giovani che lottano per sopravvivere nella popolosa e poverissima periferia di San Paolo (Brasile), dove la CMV opera dal 1996.

Sono stati questi giovani gli “ospiti d’onore” dell’evento, cui sarà destinato il frutto della solidarietà dei partecipanti, perché attraverso la costruzione di un Centro di formazione polivalente siano aiutati a realizzare la loro speranza più grande: riscattarsi dalla difficile situazione in cui vivono e iniziare una vita migliore, libera dalla violenza e dall’emarginazione.   (CMV)

 

 

 

 

da NUOVA SCINTILLA 14 dell’8 aprile 2012