Prete contro la criminalità

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Cavarzere. Incontro con don Luigi Merola

Prete contro la criminalità

Due giorni davvero intensi e che ci hanno regalato molti spunti su cui riflettere quelli vissuti insieme a Don Luigi Merola e alle iniziative pubbliche, organizzate dal Comitato della Croce, che lo hanno visto protagonista. “Tra fede e legalità” è stato il tema trattato nell’incontro serale del 28 marzo al Teatro “T. Serafin”, dove sono intervenuti anche altri ospiti eccellenti: il dott. Dario Curtarello, procuratore del tribunale di Rovigo, il dott. Francesco Saverio Pavone, sostituto procuratore generale di Venezia, il gen. Massimo Iadanza generale di corpo d’armata dei Carabinieri per il Triveneto e l’Emilia Romagna, l’assessore all’Istruzione Fabrizio Zulian e l’arciprete di Cavarzere mons. Fabrizio Fornaro.La mattinata del 29 marzo, don Luigi Merola ha trattato lo stesso tema con i ragazzi dell’Ipsia “G.Marconi”. All’incontro, svoltosi presso la sala Convegni di Palazzo Danielato, è intervenuto anche il nostro Vescovo Mons. Adriano Tessarollo, insieme alla

vicepreside dell’Ipsia prof. Frediana Fecchio e all’Assessore all’Istruzione Fabrizio Zulian. La serata in teatro Serafin è stata anche l’occasione per consegnare al gen. Iadanza il Premio Internazionale della Bontà, in quanto alla serata ufficiale del 17 dicembre scorso a Loreto, il generale non aveva potuto essere presente per sopraggiunti impegni istituzionali. Coinvolgente e di grande impatto emotivo l’intervento di Don Luigi Merola, giovane sacerdote conosciuto come prete anticamorra, nato in provincia di Napoli nel 1972 ed è don luigi merola 2ordinato sacerdote nel giugno del 1997. Determinante per il suo impegno è stato svolgere le funzioni di parroco, a partire dal 2000, nel quartiere napoletano di Forcella, precisamente nella parrocchia di San Giorgio ai Mannesi. Lì a Forcella, Don Luigi, oltre al suo ministero sacerdotale di parroco, si è attivato con importanti battaglie per il recupero dei giovani e di sostegno alle famiglie , oltre al ripristino di alcuni servizi pubblici: la riapertura della scuola elementare, dell’ufficio postale, ecc. Nel dicembre del 2007 ha istituito la Fondazione di recupero minorile “A voce d’è creature”, che persegue attività di promozione umana e sociale ed è attiva sul territorio di Napoli, in particolar modo nel quartiere Arenaccia. Essa ha sede nella storica “Villa di Bambù”, confiscata alla criminalità organizzata e data dal Comune in comodato d’uso gratuito. Qui si svolgono attività di recupero ai percorsi scolastici, nonché di sostegno a progetti educativi e di formazione alla cittadinanza attiva. Per il suo impegno e per le sue battaglie contro la camorra, è diventato bersaglio di continue minacce per sé e per i suoi familiari, tanto da essere costretto a vivere sotto scorta. Tutto questo e molto altro ancora è ciò che Don Luigi ha cercato di trasmettere sia in Teatro Serafin nella serata del 28 marzo che ai tanti studenti incontrati al mattino successivo presso la Sala Convegni. Don Luigi, un prete, un uomo che sa di ciò di cui sta parlando, che sa parlare ai giovani che comunica con modi e linguaggio coinvolgente, proprio perché parla per esperienza diretta, di ciò di cui ha visto e vissuto ai numerosi intervenuti. Nei due momenti vissuti a Cavarzere Don Luigi ha presentato anche il suo ultimo libro dal titolo “Il cancro sociale: la Camorra. La storia di un prete che non ha mollato”, pubblicato in aprile del 2011. Don Merola e VescovoUn’opera che racconta la sua storia dalla vocazione al suo impegno sociale intervallata dalla storia di ragazzi che hanno lasciato il “sistema” per una vita nuova. «La finalità del mio libro –ha spiegato Don Merola– è aiutare e sostenere con i proventi le iniziative e i campi estivi organizzati dalla fondazione. Perché è proprio durante l’estate oppure nei giorni festivi, quando la scuola non c’è, che la nostra associazione deve essere maggiormente presente e coinvolgere i ragazzi, in modo da togliere ‘manovalanza’ alla criminalità organizzata.” Fermamente convinto che la camorra si combatte con la “prevenzione attraverso la conoscenza”, don Luigi, gira gran parte delle scuole d’Italia a ribadire con forza la necessità dello studio perché l’ignoranza è la base di tanti mali. La preziosa testimonianza di Don Luigi, un sacerdote che come lui ce ne vorrebbero molti altri in questa nostra società, ci è giunta grazie alla sensibilità per i valori della solidarietà e della legalità da sempre portati avanti dal Comitato della Croce, in particolare dall’attivissimo Presidente Fiorenzo Tommasi che con il suo instancabile impegno riesce a coinvolgere altri soggetti fra i quali: l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Cavarzere, la Parrocchia di San Mauro e l’Associazione Volontari della Speranza di Rosolina. Un plauso e un grazie di cuore per questa bella esperienza. (Raffaella Pacchiega)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 14 dell’8 aprile 2012