Quando il matrimonio è una vocazione

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Unità pastorale di Chioggia. Una coppia racconta il Corso di preparazione al sacramento

Quando il matrimonio è una vocazione

Per organizzare un matrimonio bisogna sfruttare al massimo ogni momento libero che i due fidanzati riescono a ritagliare dagli impegni quotidiani. Molte volte i confetti, gli abiti o il ristorante occupano gran parte del tempo utile, ma la preparazione al matrimonio cristiano prevede anche qualcosa in più. Per questo Chiara ed io abbiamo deciso di partecipare al Corso di preparazione al Matrimonio tenutosi dal 28 gennaio al 3 marzo presso l’unità pastorale del Centro storico di Chioggia (S.Giacomo-S.Andrea-S.Domenico-Filippini). Abbiamo condiviso questa esperienza con altre 23 coppie che come noi avevano dentro la voglia di consacrare il loro amore reciproco a Dio. Con la guida di don Vincenzo Tosello, nel nostro cammino durato 6 appuntamenti, siamo stati accompagnati da alcune coppie di sposi che, con la loro testimonianza, ci hanno aiutato ad assaporare

 

Read More l’esperienza di vita di coppia e familiare con una luce negli occhi che faceva trasparire immediatamente la grande Fede che impregnava tutte le loro attività quotidiane. In questo itinerario i temi sviluppati hanno trattato tutti gli aspetti che in un cammino di fede cristiano servono per capire e vivere il dono della vita e dell’amore, dalla consapevolezza che il matrimonio è una chiamata e quindi una vocazione all’amore passando per la complementarietà dell’uomo e della donna nell’apertura alla vita in vista di una genitorialità responsabile. Quest’ultima infatti è segno e immagine della paternità di Dio verso di noi e ci ricorda che con la grazia e la forza del sacramento il matrimonio inizierà nel giorno in cui verrà celebrato e durerà per tutta la coppia di fidanzativita degli sposi nella fedeltà reciproca che rispecchia la fedeltà di Dio verso gli uomini. Tutto ciò accompagnato dalle domande e provocazioni lanciate dai nostri accompagnatori per una riflessione profonda e partecipe da parte di tutti i presenti. Nel dire questo vorremmo sottolineare la libertà con la quale ognuno ha condiviso le proprie esperienze e i propri dubbi, rendendo possibile la crescita reciproca ed una maggiore consapevolezza di ciò che rappresenta il matrimonio cristiano. Infatti non sono state poche le volte nelle quali, tornando a casa o nei giorni successivi, le riflessioni tra noi continuavano, spinte proprio da quell’entusiasmo e da quella certezza che solo la presenza costante di Dio può dare al passo che tra qualche mese andremo a compiere.

Gli incontri si sono conclusi presso la casa Madonna del Divino Amore a Sant’Anna sabato 3 marzo con un momento di spiritualità, caratterizzato dalla riflessione sul tema della “fedeltà”, da un momento penitenziale, dalla cena fraterna e da uno sguardo sul cammino percorso: si percepiva negli occhi e nelle parole di tutti la soddisfazione e la gioia vissute nell’itinerario compiuto. Al termine è avvenuta la consegna degli attestati di partecipazione e la proposta di ricevere a casa, una volta sposati, per alcune settimane gratuitamente il settimanale diocesano “Nuova Scintilla” per conoscere meglio la vita della diocesi e del territorio. Il Corso si era articolato in modo creativo e vario anche per quanto riguarda la sede degli incontri: dopo i primi tre, svoltisi nel Centro parrocchiale di S. Giacomo, il quarto ci ha visti radunati nella spaziosa “taverna” dell’abitazione di una delle coppie animatrici, squisitamente ospitale, a meditare su “famiglia e comunità”, con un momento amichevole e festoso finale. Il sabato successivo, il quinto, l’incontro si è svolto nella chiesa di S. Giacomo, dove, tutti in cerchio, abbiamo riflettuto sulla grandezza del Sacramento ripercorrendone i temi biblici e liturgici e pregustando la bellezza e l’intensità del rito. Per continuare anche concretamente quell’esperienza di fede, l’indomani – espressamente invitati da don Vincenzo e dagli animatori – abbiamo partecipato, in quella stessa chiesa, alla messa della comunità conclusa con un momento di condivisione. Quindi l’appuntamento conclusivo a S. Anna per lo speciale e davvero gradito e fruttuoso “ritiro spirituale”. Ringraziamo tutti i partecipanti al corso, in modo particolare don Vincenzo, Alberto ed Elisabetta, Roberto e Graziella, Luciano e Daniela, Marco e Simona. Queste persone per noi sono state importanti e ci hanno ricordato il vangelo di Matteo (Mt 5, 13-16): “Voi siete il sale della terra; ma, se il sale diventa insipido, con che cosa lo si salerà? Non è più buono a nulla se non a essere gettato via e calpestato dagli uomini. Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può essere nascosta, e non si accende una lampada per metterla sotto un recipiente; anzi la si mette sul candeliere ed essa fa luce a tutti quelli che sono in casa”. Ci auguriamo che le parole ed esperienze trasmesse da questi testimoni possano essere luce per noi, future famiglie del domani. (Andrea Padoan e Chiara Tasso)

 

 

da NUOVA SCINTILLA 10 dell’11 marzo 2012